"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

giovedì 29 gennaio 2015

Santo del giorno

Secondo le quattro redazioni della sua passio, Costanzo subì il martirio durante la persecuzione di Marco Aurelio: tradotto davanti al console Lucio, fu barbaramente flagellato, indi rinchiuso con altri compagni in una stufa accesa dalla quale uscì illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi in casa di un certo Anastasio, cristiano, fu insieme a lui nuovamente arrestato. Dopo varie peripezie nelle carceri di Assisi e di Spello, venne decapitato nei pressi di Foligno. In effetti in questa città, vicino a Porta Romana, esisteva una chiesa a lui dedicata, che fu poi demolita nel 1527, quando tale località era ancora chiamata «campagna di San Costanzo». Dopo il martirio, le spoglie del santo furono portate a Perugia e sepolte non lontano dalla città, in un luogo dove sorse la prima cattedrale perugina. E in quella stessa zona fu poi eretta l’attuale chiesa di San Costanzo consacrata, secondo una iscrizione esistente nell’antico altare, nel 1205 dal vescovo Viviano. La stessa fu restaurata nel 1888. Una tradizione antica e seria fa ritenere assai probabile che Costanzo sia stato il primo vescovo di Perugia, dove è venerato come uno dei protettori della città. A lui furono attribuiti due miracoli: la guarigione di una donna affetta da completa cecità e di un nobile perugino di nome Crescenzio, sofferente da molti anni di inguaribile paralisi agli arti inferiori. Entrambi, dopo essere stati benedetti da Costanzo, furono di colpo risanati. Il culto per il santo si diffuse anche fuori dell’Umbria. Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie che, nel 1825, con grande solennità furono traslate dal vecchio al nuovo altare, sempre nella attuale chiesa di San Costanzo: qui, alla festa odierna, le ragazze nubili vengono a chiedere se si sposeranno entro l’anno, guardando il gioco di luci riflesse sull’immagine del santo: se si avrà l’impressione che egli abbia fatto l’occhiolino, significa che le nozze ci saranno.

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