"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

mercoledì 28 gennaio 2015

Santo del giorno

Nato nel castello di Roccasecca (Aquino) nel 1226, a 5 anni venne offerto come “oblato” alla vicina abbazia di Montecassino. Ma circa 10 anni dopo si trasferì Napoli per frequentarvi gli studi delle arti e della filosofia e a 18 anni, contro la volontà del padre, entrò nell’ordine dei Predicatori per realizzare il carisma del fondatore: «Proclamare la Parola di Dio ardentemente contemplata, solennemente celebrata e scientificamente indagata». Liberato nel castello paterno dove era stato rinchiuso per 15 mesi, si recò a Parigi nel 1245 e da lì, tre anni dopo, a Colonia dove ebbe come maestro sant’Alberto Magno, ricevendone un’impronta determinante. Nel 1256, nuovamente a Parigi, conseguì il titolo di maestro in teologia e, mentre infuriava la polemica contro gli ordini mendicanti, si fece difensore della libertà dei religiosi dediti al servizio della Chiesa universale. Tornato in Italia, si pose a disposizione di papa Urbano IV e compose, fra le altre opere, la Catena aurea per aiutare il clero nella comprensione della parola di Dio; la Summa contra gentiles, per dotare i missionari inviati ad evangelizzare l’islam di una solida dottrina ecumenica, e, su invito del pontefice, l’Ufficio del “Corpus Domini”. Tornò poi a Parigi per difendere la legittimità dei nuovi istituti religiosi approvati dalla Chiesa, nonché l’ortodossia del proprio indirizzo filosofico e teologico. Sono di questo periodo i commentari sulle opere di Aristotele e la maggior parte della Summa Theologiae, la sintesi più originale del suo pensiero. Nel 1272 per un biennio insegnò, scrisse e predicò a Napoli. Nel 1274, mentre era in viaggio verso Lione per partecipare al concilio di unione con i greci, sentendo prossima la fine, si fece trasportare presso i cistercensi di Fossanova dove morì il 7 marzo. Fu canonizzato da Giovanni XXII nel 1323 e da Pio V proclamato Dottore della Chiesa (Doctor Angelicus). Nel 1880 Leone XIII lo dichiarò patrono delle scuole cattoliche.

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