"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

venerdì 16 gennaio 2015

Santo del giorno

Provenienti da varie città d’Italia Berardo, Pietro, Ottone, Accursio e Adiuto entrarono tra i Frati Minori nel primo decennio dell’ordine, e nel 1219, i primi tre come sacerdoti, gli altri due come fratelli laici, presero parte alla prima spedizione missionaria francescana tra i saraceni del Marocco. A inviarveli era stato lo stesso san Francesco, il quale già nel 1213 aveva tentato senza successo di raggiungere quelle terre. Ammalatosi fra Vitale, capo del gruppo, fu sostituito da Berardo, ottimo predicatore e conoscitore della lingua araba. Dalla Spagna, i cinque passarono in Portogallo, accolti con onore a Coimbra dal re Alfonso II, e da qui discesero ad Alenquer e a Siviglia dove ebbero i primi contatti con i saraceni. Entrati nelle loro moschee, annunciarono con ardore il Vangelo, ma vennero malmenati, incarcerati e quindi relegati nel Marocco, dove ripresero il loro apostolato, ma a Marrakesch furono imprigionati, sottoposti più volte alla fustigazione e trascinati sopra pezzi di vetro e cocci di vasi rotti. Sulle loro piaghe furono versati sale e aceto con olio bollente, ma essi sopportarono tutto con tale fortezza d’animo da sembrare impassibili. Il re allora cercò di convincerli ad abbracciare la religione musulmana, promettendo ricchezze e onori e offrendo loro cinque giovani come mogli. Ma poiché quelli continuavano a professare imperterriti la fede cristiana, il re si infuriò e con la sua scimitarra tagliò loro la testa. Era il 17 gennaio 1220. I resti dei martiri furono lasciati al popolo che se ne impadronì e fra oltraggi di ogni genere li abbandonò sopra un letamaio perché fossero divorati dai cani e dagli uccelli. Ma un improvviso temporale lo impedì e alcuni cristiani trasportarono le salme nella casa dell’infante del Portogallo, che tornato in patria le depose nella chiesa della Santa Croce a Coimbra, dove sono tuttora venerate.

Nessun commento:

Posta un commento