Oggi si sente tanto poco parlare di un atteggiamento interiore, che pure
in passato era molto comune, di fatto indispensabile per la vita di un
cristiano che vuole vivere in maniera coerente la propria fede: il
combattimento spirituale. In effetti il cristiano, oggi più che mai, per non
scendere a compromessi con il peccato e non condurre una vita mediocre e
contraddittoria, ha bisogno di vivere in uno stato di attenta vigilanza.
Dovremmo stare di guardia proprio come un soldato che, per non lasciarsi sorprendere dagli improvvisi attacchi del nemico, non dorme ed è pronto a combattere; questo dovrebbe essere il nostro atteggiamento. Tutti siamo peccatori e tutti scopriamo in noi una legge che ci si contrappone e che ci fa resistenza, “infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio” (Romani 7:19). E allora che fare? Arrendersi? Mai!! Siano rese grazie a Dio per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo nel quale noi siamo vincitori. Sì, con Cristo siamo tutti vincitori, a patto di combattere al Suo fianco, a fianco del nostro Capitano. Ogni giorno dobbiamo alzarci dal letto sapendo di andare a combattere una battaglia contro nemici spirituali determinati e potenti, che vogliono separarci da Gesù. “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti“ (Ef 6:12). Come combattere? Lorenzo Scupoli, un sacerdote teatino vissuto intorno alla metà del ‘500, in una sua operetta intitolata “Combattimento Spirituale”, consiglia quattro armi sicurissime per affrontare vittoriosamente questo combattimento: 1) la diffidenza di noi stessi; 2) la confidenza in Dio; 3) l’esercizio (cioè il rinnegamento di se in pensieri, parole ed opere negativi); 4) la preghiera. Buona vittoria a tutti! Con Gesù!
Dovremmo stare di guardia proprio come un soldato che, per non lasciarsi sorprendere dagli improvvisi attacchi del nemico, non dorme ed è pronto a combattere; questo dovrebbe essere il nostro atteggiamento. Tutti siamo peccatori e tutti scopriamo in noi una legge che ci si contrappone e che ci fa resistenza, “infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio” (Romani 7:19). E allora che fare? Arrendersi? Mai!! Siano rese grazie a Dio per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo nel quale noi siamo vincitori. Sì, con Cristo siamo tutti vincitori, a patto di combattere al Suo fianco, a fianco del nostro Capitano. Ogni giorno dobbiamo alzarci dal letto sapendo di andare a combattere una battaglia contro nemici spirituali determinati e potenti, che vogliono separarci da Gesù. “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti“ (Ef 6:12). Come combattere? Lorenzo Scupoli, un sacerdote teatino vissuto intorno alla metà del ‘500, in una sua operetta intitolata “Combattimento Spirituale”, consiglia quattro armi sicurissime per affrontare vittoriosamente questo combattimento: 1) la diffidenza di noi stessi; 2) la confidenza in Dio; 3) l’esercizio (cioè il rinnegamento di se in pensieri, parole ed opere negativi); 4) la preghiera. Buona vittoria a tutti! Con Gesù!
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