"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

lunedì 26 gennaio 2015

Santo del giorno

Appartenente a una ricchissima famiglia dell’alta aristocrazia romana. Paola nasce a Roma nel 347. A quindici anni sposa Tossozio, un nobile del suo rango: un matrimonio felice, il suo, allietato dalla nascita di quattro figlie (Blesilla, Paolina, Eustochio e Ruffina) e di un maschio chiamato con lo stesso nome del padre. Purtroppo però, a soli 32 anni, Paola si trova vedova e alla cura della famiglia unisce svariati impegni caritativi: il suo palazzo accoglie incontri, riunioni di preghiera e di approfondimento della dottrina cristiana, iniziative per i poveri. Con Eustochio poi decide di unirsi al cenacolo che santa Marcella aveva creato sull’Aventino, realizzando un ideale ascetico di negazione delle vanità del mondo e di alta cultura religiosa. Nel 382, proveniente dalla Terrrasanta giunge a Roma Girolamo e diventa collaboratore di papa Damaso. È un divulgatore appassionato degli ideali ascetici, e grazie alla sua eccellente preparazione culturale esercita un forte ascendente anche nella cerchia di Marcella e Paola, a cui comunica la sua passione per le Sacre Scritture. Nel 384 muore la figlia di Paola, Blesilla, e poi anche papa Damaso. Girolamo allora torna in Palestina per dedicarsi all’opera che stava tanto a cuore al pontefice, e che lo impegnerà fino alla morte: dare alla Chiesa la Bibbia in una corretta e completa versione in lingua latina, la cosiddetta Vulgata. L’anno dopo parte per l’Oriente anche Paola, accompagnata da Eustochio, mentre a Roma Paolina si occuperà di Ruffina e Tossozio. Visita la Terrasanta e poi la regione dell’Egitto dove si ritiravano i Padri del deserto, si reca poi a Betlemme e qui si ferma per sempre, spendendo le sue ricchezze per creare una casa destinata ai pellegrini e due monasteri: in quello maschile lavorerà Girolamo fino alla morte, mentre Paola in quello femminile costituisce una comunità sotto la sua guida. E qui si spegne il 26 gennaio del 406 a 59 anni, affidando le cinquanta monache alla figlia Eustochio.

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