"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

lunedì 9 febbraio 2015

Santo del giorno

I particolari della vita di questa santa d’Egitto ci sono sconosciuti, ma Eusebio nella sua Storia Ecclesiastica riporta un brano della lettera del vescovo san Dionigi di Alessandria, indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui narra alcuni episodi di cui era stato testimone durante la persecuzione scoppiata negli ultimi anni dell’impero di Filippo (244-249): una sommossa popolare, aizzata da un malvagio indovino, produsse il massacro di moltissimi cristiani, le cui case furono devastate e saccheggiate. I pagani presero Apollonia, una donna non sposata, già avanzata in età, alla quale colpirono le mascelle facendone uscire i denti, e minacciarono di gettarla in un rogo da loro acceso se non avesse pronunciato assieme a loro parole empie. «Ella», così nella lettera di Dionigi, «chiese che la lasciassero libera un istante: ottenuto ciò saltò rapidamente nel fuoco e ne fu consumata». Il fatto sarebbe avvenuto nel 249. La vita di Apollonia era stata irreprensibile e degna di ogni ammirazione, e forse questa sua condotta esemplare e l’apostolato che svolgeva suscitò l’ira dei pagani, che infierirono sul suo corpo in maniera crudele e volgare. Il racconto di Dionigi, così come lo possediamo, non contiene il minimo rimprovero per questa fine volontaria di Apollonia, che può sembrare suicidio. L’episodio dovette suscitare ammirazione non solo tra i carnefici e i pagani, ma fra gli stessi cristiani. Di questo si trova un’eco in Sant’Agostino il quale però non prende posizione sul problema se sia lecito darsi volontariamente la morte per evitare di cadere in peccato. Il culto di Apollonia si diffuse comunque presto in Oriente, e più tardi anche in Occidente: a Roma una chiesa, che oggi non esiste più, con un cimitero attiguo fu dedicata a lei presso la basilica di S. Maria in Trastevere. Molte sono pure le località d’Europa in cui furono costruite chiese e cappelle in onore della martire alessandrina, e particolarmente ricca è l’iconografia che la riguarda.

Nessun commento:

Posta un commento