"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013
sabato 7 febbraio 2015
Santo del giorno
Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792. Mandato a Volterra presso gli Scolopi, iniziò gli studi che completò poi a Roma nel Collegio Romano. Ordinato sacerdote nel 1819, continuò il suo apostolato in mezzo ai giovani dell’ospizio “Tata Giovanni”. Pio VII, che ne apprezzava le doti di mente e di cuore, nel 1823 lo inviò in Cile al seguito del delegato apostolico presso Cile e Perù, ma resasi impossibile la permanenza della rappresentanza pontificia in quei paesi, il Mastai rientrò a Roma e Leone XII lo nominò nel 1827 vescovo di Spoleto, dove si fece apprezzare per la bontà d’animo, la grande carità e la mansuetudine. Trasferito nel 1832 a Imola, si cattivò anche qui la stima della popolazione per la qualità del suo programma pastorale, aggiornato ai bisogni del tempo. Nel 1840 Gregorio XVI lo creò cardinale e il 16 giugno 1846, Mastai uscì dal conclave pontefice col nome di Pio IX. Un mese dopo, concesse l’amnistia ai fuoriusciti, ai condannati e agli accusati politici degli Stati Pontifici; istituì in Comitato per l’introduzione delle strade ferrate e un altro per la riforma della pubblica amministrazione, diede nuove norme a garanzia della libertà di stampa e nel marzo 1848 concesse lo Statuto. Le correnti liberali videro in queste aperture una premessa ad uno schieramento del Papa contro l’Austria, ma avendo egli rifiutato, la massoneria gli scatenò contro una campagna di ostilità. Proclamata la Repubblica Romana, fu costretto a lasciare Roma. Al ritorno, riprese il governo della Chiesa: l’8 dicembre 1854 proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione; poi denunciò una serie di errori moderni con l’enciclica Quanta cura, seguita due anni dopo dal celebre Sillabo. Nel 1869 convocò il Concilio Vaticano I per riaffermare davanti al mondo la validità della dottrina cattolica, e definì il dogma dell’Infallibilità pontificia. Morì il 7 febbraio 1878. Il tempo ha fatto giustizia di tante critiche e gravi calunnie mosse contro la sua persona e Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 3 settembre 2000.
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