Schiavi degli smartphone

Quante volte capita di passare davanti ad una persona che camminando sbraccia e si agita, inizialmente si pensa a qualcuno stressato ma poi ci si accorge che ha un auricolare e sta telefonando.
E quando si parla con qualcuno che quasi non ti guarda, perché smanetta col telefonino? Oppure in pizzeria, mentre si parla del più e del meno, uno del tavolo accanto ti sovrasta con la voce perché, preso dalla conversazione non si ricorda del contesto in cui si trova. Per non soffermarsi su quelli che quando sono ad un particolare evento, preferiscono “postare” sui vari social network i commenti di quello che accade, invece che godersi il momento. Vivo queste cose con un certo malessere, pur essendo anch’io della generazione nata nella tecnologia, perchè stiamo diventando sempre più schiavi degli smartphone. Li usiamo per leggere l’ora , le mail, giocare, interagire con i social network, fare foto e riprese, guardare la tv e i film, controllare l’oroscopo e i titoli in borsa e, a volte… perfino per telefonare. Stiamo esagerando, siamo arrivati ad un punto di non ritorno perché, abbiamo trasformato un utile strumento in una droga pesante dalla quale non riusciamo a disintossicarci. In tutto ciò no ne guadagnano ne la socialità ne i rapporti umani, ma soprattutto la concentrazione perché, siamo soggetti a innumerevoli distrazioni. Utilizziamo questi oggetti con le dovute misure, recuperiamo il dialogo, ma quello vero, non davanti ad uno schermo!