"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013
domenica 21 settembre 2014
Santo del giorno
Il primo autore di un Vangelo (da Marco e Luca chiamato Levi, non Matteo), era un funzionario che riscuoteva le imposte per l’Impero romano e per i principi locali. Ma un giorno incontrò Gesù che gli disse: «Seguimi!» ed egli si alzò e non lo lasciò più: da allora la sua esistenza mutò radicalmente. Cominciò a scrivere il suo vangelo per i giudei di Palestina, versati nelle Scritture, allo scopo di dimostrare che Gesù è il Messia e realizza le profezie contenute nell’Antico Testamento. Non conosciamo con certezza le regioni evangelizzate dall’apostolo dopo la sua partenza dalla Palestina. Alcuni indicano l’Etiopia, altri la Persia, il Ponto la Siria, la Macedonia e persino l’Irlanda. Incerto è anche il genere della sua morte: diverse, al riguardo, sono le passiones apocrife, la più comune delle quali narra della conversione del re Egipo e di tutto il suo regno, l’Etiopia, ad opera di Matteo che aveva risuscitato la figlia del re, Ifigenia. Morto Egipo, il suo successore, Hirtaco, pretendeva di sposarne la figlia la quale, per consiglio dell’evangelista, aveva consacrato a Dio la sua verginità. Il monarca voleva che il santo la inducesse a cedergli, ma questi non lo assecondò e Hirtaco, infuriato per il rifiuto, fece uccidere Matteo mentre celebrava la Messa. Ifigenia, dal canto suo, donò al clero quanto possedeva di prezioso, per costruire una basilica dedicata all’apostolo e fare dei doni ai poveri. Non si sa quando le reliquie di Matteo furono sbarcate a Paestum; è certo comunque che nel 954 erano custodite a Salerno. Poi, a causa delle tristi vicende dell’epoca, su di esse subentrò l’oblio. Nel 1080 il corpo fu però ritrovato e posto nella cripta dell’artistica cattedrale costruita da papa Gregorio VII. Matteo è stato sempre oggetto di viva venerazione da parte della gente campana. Il Martirologio Romano ha fissato la sua festa liturgica al 21 settembre, e insieme commemora santa Ifigenia vergine, riprendendone la nota leggenda.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento