"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

venerdì 3 ottobre 2014

Santo del giorno

Il suo tempo è il X secolo, quello dei pontefici nominati, deposti e assassinati (come Benedetto VI, ucciso nel 974) dalle famiglie armate di Roma e del Lazio, e di numerosi monasteri europei, dove ben poco si pregava e ancor meno si lavorava, tanto che alcuni di essi erano diventati luoghi di promiscua baldoria e di malaffare, dove non si esitava a ribellarsi non appena compariva un abate che parlava di penitenza, povertà e disciplina. Di famiglia nobile, Gerardo fin da giovane fu preso dall’ideale della vita religiosa. Dopo un’iniziazione alla vita monastica a Saint-Denis, presso Parigi, fondò nelle proprie terre un’abbazia benedettina insieme ad alcuni religiosi venuti da Saint-Denis. Era il tempo in cui, nel 910, il monaco Bernone riuniva a Cluny alcuni confratelli fedeli alla regola di San Benedetto muovendo i primi passi verso la riforma cluniacense. Uomo virtuoso e monaco esemplare, conosciutissimo dalle famiglie potenti delle regioni vicine al suo monastero, Gerardo attirò presto l’attenzione dei principi, specialmente di Gisleberto di Lotaringia (questo l’antico nome della Lorena) e di Arnaldo di Fiandra, che lo chiamarono per risollevare i loro monasteri decaduti. Apostolo infaticabile, il santo percorse per venticinque anni la Lotaringia e la Fiandra, restaurando e riformando una dozzina di abbazie. Gli furono di aiuto in questo difficile compito anche alcuni monaci formati da lui, come san Pietro e san Bavone a Gand e san Remigio a Reims. In qualche caso assumeva egli stesso la carica di abate, ma solo per il tempo indispensabile a ristabilire la disciplina, dopodiché ogni monastero riprendeva a vivere per conto proprio. Gerardo morì a Brogne il 3 ottobre 959. A lui si tributava un culto ufficialmente riconosciuto fin dal 1131 e il monastero dove era sepolto diventò rapidamente luogo di pellegrinaggi. Col tempo, Brogne cambiò il proprio nome in quello di Saint-Gérard.

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