"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

mercoledì 22 ottobre 2014

Santo del giorno

Nato in Irlanda negli ultimi anni del secolo VIII da nobili genitori cristiani, Donato fu avviato agli studi nei quali fece tali progressi da superare tutti i suoi coetanei. Desideroso di maggiore perfezione, nell’816 lasciò la famiglia e la patria e si mise a peregrinare per varie regioni giungendo fino a Roma. Nel ritorno verso l’Irlanda, arrivò a Fiesole proprio mentre il clero e il popolo trattavano dell’elezione del nuovo vescovo; mossi da divina ispirazione, i fiesolani scelsero proprio lo sconosciuto pellegrino che, dapprima riluttante, dovette poi piegarsi ai loro desideri. Era l’anno 829. Ben poco sappiamo del suo governo pastorale a Fiesole, durato oltre quarant’anni. Combatté con successo contro gli usurpatori dei beni della Chiesa e nell’866 si portò a Capua dove ebbe da Lotario II la conferma dei beni già concessi al suo predecessore Alessandro con esenzioni e diritti vari. E in quello stesso anno, alla testa dei suoi vassalli, accompagnò il figlio di Lotario, Ludovico, nella campagna contro i Saraceni nell’Italia meridionale. Nell’850 a Roma aveva assistito alla incoronazione di Ludovico fatta da papa Leone IV: in quella occasione, aveva preso parte col Papa e con l’Imperatore ad un giudizio per risolvere una vecchia questione pendente tra i vescovi di Arezzo e di Siena, risolta a favore di quest’ultimo. Donato fu uomo di lettere e come tale si preoccupò dell’istruzione del clero e della gioventù. Scrisse diverse opere delle quali però ci rimangono un Credo, poetico, recitato fra gli amici e i discepoli prima di morire, e le Lodi di Santa Brigida, patrona dell’Irlanda. Per i suoi connazionale irlandesi pellegrini in Italia fondò a Piacenza con mezzi propri la chiesa di S. Brigida con annesso ospedale e ospizio che poi, dotati di numerosi beni, donò nell’850 al monastero di S. Colombano di Bobbio. Morì a Fiesole tra l’874 e l’877. Sepolto nella primitiva cattedrale, nel 1817 i suoi resti furono traslati in quella nuova.

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