"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

mercoledì 29 ottobre 2014

Santo del giorno

È il terzo vescovo di Vercelli dopo Eusebio, il fondatore della diocesi, e dopo il suo primo successore Limenio. Alla morte di questi, nel 396, la comunità vercellese fu agitata e sconvolta da gravi discordie, che impedirono la designazione del nuovo candidato, protraendo a lungo la vacanza della sede. Accresceva il turbamento l’azione disgregatrice di due monaci apostati milanesi, arrivati a Vercelli a diffondere i loro errori circa la disciplina ascetica e la continenza; soffiando sul fuoco delle divisioni interne, essi alimentavano con false dicerie il risentimento verso S. Ambrogio, presentandolo come responsabile delle agitazioni e della ritardata elezione del nuovo vescovo. Ambrogio intervenne dapprima con una lunga e severa lettera ammonitrice Ad ecclesiam vercellensem, che fu l’ultimo suo scritto, e poi di persona per risolvere la situazione. La scelta del candidato cadde su Onorato, membro del cenobio episcopale, il centro di vita comune fondato da Eusebio per la preparazione dei sacerdoti. Tale designazione, data la stima che Onorato godeva da parte di tutto il clero, pacificò gli animi. Dal canto suo, il nuovo vescovo nutrì per Ambrogio gratitudine e devozione filiale, e quanto questi cadde ammalato, nella primavera del 397, accorse a Milano per assisterlo; gli amministrò il santo Viatico, dopo di che Ambrogio spirò serenamente. Delle virtù e delle qualità pastorali di Onorato è testimone il carme, pressoché contemporaneo, che fu inciso sul marmo del suo sepolcro situato presso quello dei suoi due predecessori, Eusebio e Limenio. Esso afferma tra l’altro che il santo insegnò la dottrina sicura, cioè non contaminata dall’arianesimo ancora serpeggiante, né dalle idee che i due monaci apostati avevano propagato a Vercelli. Inoltre, lo presenta come esempio di vita santa e di zelo pastorale. Onorato morì il 29 ottobre dopo circa vent’anni di episcopato ed ebbe subito culto nella chiesa vercellese.

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