"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

lunedì 6 aprile 2015

Santo del giorno

Questo santo nacque a Verona nel 1203 in una famiglia di eretici. Mandato a Bologna per studiare, nel 1221 ascoltò una delle ultime omelie di san Domenico e ne fu talmente toccato che decise di entrare nell’ordine dei Predicatori. A quel tempo valdesi, catari, patarini e albigesi lottavano contro la Chiesa cattolica e Pietro si impegnò strenuamente a predicare contro l’eresia a Como, Milano, e poi anche a Vercelli, a Roma, a Firenze: qui diventò amico e consigliere dei sette santi fondatori dei Servi di Maria. Nel 1249 contribuì alla pacificazione delle città della Romagna e della Marca Anconetana. A Milano, campo principale del suo apostolato, conquistò il popolo con la sua parola e le pubbliche dispute contro gli eretici, confermando le verità predicate con miracoli e profezie, così che molti erranti si convertirono. Innocenzo IV, di passaggio in Lombardia, vide le libertà di cui godevano gli eretici e decise di usare misure più drastiche contro di loro. Nel 1251 incaricò Pietro di reprimere l’eresia a Cremona, poi lo nominò Inquisitore per le città di Milano, Como e rispettivi territori. La domenica delle Palme del 1252, il santo invitò coloro che erano sospetti di eresia a sottomettersi alla Chiesa. In quell’occasione egli predisse così la propria fine: «So con certezza che la mia morte è stata decretata dagli eretici… Facciano come credono; li combatterò più da morto di quanto abbia fatto da vivo». Il 6 aprile, mentre tornava da Como a Milano, due assassini lo attesero nei boschi di Barlassina; e mentre uno di loro pentitosi fuggiva, l’altro con una falce lo colpì al capo e lo accoltellò al cuore. Il martire spirò recitando le prime parole del Credo. Il suo corpo fu accolto trionfalmente a Milano, mentre si diffondevano voci di miracoli avvenuti per sua intercessione: tra questi, la conversione del vescovo eretico Daniele da Giussano e dell’assassino di Pietro, entrambi fattisi poi domenicani. Innocenzo IV canonizzò Pietro 11 mesi dopo, il 9 marzo 1253.

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