"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013
lunedì 13 aprile 2015
Santo del giorno
Nato a Todi, fu consacrato papa nel 649 senza avere ottenuto la previa approvazione imperiale. Condannò l’eresia dei Monoteliti (i quali sostenevano che in Gesù vi è una sola volontà e non due -.l’umana e la divina – corrispondenti alle due nature del Verbo incarnato), e anche la condanna fu pronunciata contro la volontà di Costante II, imperatore d’Oriente, che era favorevole a quella eresia e che inviò a Roma l’esarca di Ravenna, Olimpio, perché catturasse il pontefice. Ma poiché aveva incontrato resistenza, costui tentò di fare assassinare Martino dal suo scudiero durante la Messa nella basilica di S. Maria Maggiore; ma lo scudiero fu colto da improvvisa cecità e Olimpio, ristabilite le buone relazioni col Papa, passò in Sicilia col pretesto di combattervi gli arabi. Nel 653 l’imperatore, per compiere la sua vendetta, mandò un nuovo esarca a Roma, latore di un documento in cui Martino era accusato di essersi impadronito dell’episcopato, di aver accettato dottrine eretiche e di aver mandato denaro ai Saraceni. Il pontefice vecchio e malato si difese ma, per evitare inutili brutalità, si consegnò spontaneamente all’esarca che lo portò a Costantinopoli, dove fu esposto per un giorno intero agli insulti del popolo e, dopo essere stato degradato pubblicamente, fu accusato di complicità con Olimpio e condannato a morte, pena che fu commutata con la deportazione per intervento del patriarca Paolo II. Nel frattempo il clero romano, tenendo che l’imperatore imponesse alla sede di Pietro un vescovo monotelita, aveva eletto un successore di Martino nella persona di Eugenio I e ciò disgustò profondamente il santo che, essendo di salute delicata, visse in miseria e solitudine poco più di un anno esiliato a Cherson in Crimea, e vi morì nel 655. I redattori del nuovo calendario si rifanno alla testimonianza della Vita greca di Martino, secondo la quale il pontefice sarebbe deceduto il 13 aprile, giorno in cui è venerato come martire anche nella liturgia bizantina.
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