"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

sabato 11 aprile 2015

Santo del giorno

Gemma Galgani è la prima grande mistica e stigmatizzata del XX secolo. Nata a Capannori (Lucca) il 12 marzo 1878, dopo circa un mese la famiglia si trasferì a Lucca dove il padre gestiva una farmacia. Ricevette la Cresima a 7 anni e più tardi le “Zitine” (le suore Oblate dello Spirito Santo) la prepararono alla prima Comunione e per due anni la ebbero come alunna nel loro Istituto di S. Zita, dove ebbe come maestra la beata Elena Guerra, della quale pure oggi ricorre la festa, per felice coincidenza. Da allora, fu un susseguirsi di eventi drammatici: la morte della mamma (nel 1886), del fratello Gino per tubercolosi (nel 1894), del padre (nel 1897) e infine il crollo finanziario della famiglia ed una serie di malattie, una delle quali nell’inverno 1898-99 a causa di complicazioni insorte la ridusse in fin di vita. Guarita il 2 marzo 1899 per intercessione di S. M. Margherita Alacoque, nello stesso anno, la sera dell’8 giugno, ricevette le stigmate. Poco dopo conobbe i padri Passionisti e poi Cecilia Giannini, che ottenne di ospitarla in casa sua “come una figlia”. Più volte la santa tentò di farsi religiosa, ma le sue condizioni di salute non lo permisero. Visse così in casa Giannini per tre anni, favorita da singolari doni mistici, vessata dal demonio e partecipe dei dolori della Passione, fino al supremo abbandono dell’agonia, coronato l’11 aprile 1903 – vigilia di Pasqua - dalla sua santa morte. Il merito di averla educata alla “mistica della Croce”, oltre alla mamma., spetta principalmente a mons. Giovanni Volpi, ausiliare dell’arcivescovo e suo direttore spirituale, e al passionista p. Germano, a cui la santa predisse l’erezione di un monastero di Passioniste a Lucca, e che la difese contro i dubbi e le maligne insinuazioni di quanti si interessavano agli straordinari fenomeni mistici di cui era oggetto. Pio XI la beatificò nel 1933, mentre Pio XII la canonizzò il 2 maggio 1940. Le sue spoglie riposano nel santuario-monastero delle Passioniste di Lucca.

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