"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

giovedì 16 aprile 2015

Santo del giorno

Bernadette nacque a Lourdes, cittadina della Francia meridionale sui Pirenei, il 7 gennaio 1844. Poiché la famiglia era caduta in miseria, fu accolta da una zia come aiutante di casa e nell’osteria, poi dalla sua balia con l’incarico di curarne i figli e di pascolare il gregge. La mattina dell’11 febbraio 1858, uscì con un’amica e una sorella a raccogliere legna per la casa.
Giunta presso la grotta di Massabielle sulla riva del torrente Gave, in una nicchia a circa tre metri dal suolo vide una giovane donna vestita di bianco con le mani aperte in un gesto di accoglienza. Lei si inginocchiò e recitò il rosario, poi la visione scomparve, ma nei mesi successivi si ripeté per altre 17 volte. E a Bernadette che le chiedeva chi fosse, la donna disse: «Io sono l’Immacolata Concezione». Le apparve per l’ultima volta il 16 luglio 1858. La notizia dei fatti di Lourdes si diffuse rapidamente, provocando interventi e interrogatori da parte dell’autorità civile ed ecclesiastica, a cui Bernadette rispose sempre con limpida franchezza. Avendo avvertito la vocazione alla vita religiosa, fu accolta dalle suore della Carità e dell’Istruzione di Nevers. Si ammalò di polmonite ma un sorso d’acqua della sorgente scaturita miracolosamente ai piedi della Madonna la guarì. Il 19 maggio 1866 fu inaugurata la cripta sulla quale sarebbe sorta nel 1872 la cappella richiesta dalla Vergine. Col tempo la santa, oltre all’asma che la tormentava da anni, accusò reumatismi, palpitazioni di cuore, tisi, ascessi e carie ossea. Durante il noviziato fu trattata duramente e umiliata dalle superiore che la ritenevano un’incapace, accettando tutto umilmente senza mai ribellarsi. Destinata come aiutante della suora infermiera svolse egregiamente il suo servizio, fedele sempre agli esercizi di pietà, alla recita del rosario quotidiano. Morì il 16 aprile 1879. Beatificata da Pio XI nel 1925, fu da lui canonizzata l’8 dicembre 1933. Il suo corpo, integro, si venera nella cappella dell’Istituto a Nevers.

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