"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

giovedì 30 luglio 2015

George and...the tennistavolo

Nel primo numero del giornalino abbiamo deciso di intervistare un campione della parrocchia che da molto tempo gioca, con ottimi risultati, ad uno sport non tanto comune: il tennis tavolo. Sport conosciuto meglio come pingpong. Parliamo di Giorgio Baglioni, a cui oggi faremo qualche domanda.


Ciao Giorgio, da quanto tempo hai iniziato a praticare il tennistavolo e come ti sei accostato a questo sport?

Ciao a tutti e grazie per l’intervista! Ho iniziato a praticarlo nell’estate del 2002 su proposta di mio padre, dato che anche lui è un giocatore. I primi colpi li ho imparati a tirare nel tavolo della cucina, mi ricordo che mettevo i cd musicali al posto della rete e giocavo, poi però ho iniziato ad andare in palestra e da li è iniziata l’avventura.

E quanto ti alleni di solito?

Quando ho iniziato giocavo pochissimo, poi andando avanti ho incrementato gli allenamenti fino a quattro volte a settimana per due ore. Adesso gioco quando posso, dato che gli impegni universitari non sempre consentono di allenarmi.

 Sappiamo che i risultati non sono tardati ad arrivare subito dopo che hai iniziato.

Si è vero, già nel 2003 ero campione regionale e lo sono stato ininterrottamente fino al 2006 . Questo ha comportato la convocazione nella rappresentativa umbra per la coppa delle regioni dal 2005 al 2008, conquistando la medaglia di bronzo nel 2007 e d’argento nel 2008.

Invece a livello nazionale quali sono stati i risultati migliori?

Ce ne sono stati tanti, perché dal 2004 al 2008 sono salito sempre sul podio dei campionati italiani collezionando 5 bronzi e 2 argenti. E nel 2012 ho vinto l’oro nella gara di doppio maschile. È stata una soddisfazione immensa! Poi ho avuto piazzamenti importanti anche in alcuni tornei. Ricordo l’argento a Caserta nel 2005, il bronzo a Verona e a Terni nel 2006, 2007.

E nel 2006 arriva anche la prima convocazione in nazionale, giusto?

Si esatto, nel 2006 ho vestito la maglia azzurra per la prima volta, ero contentissimo! Ma ancora di più lo sono stato l’anno seguente, quando sono stato convocato per la seconda volta, non riuscivo a crederci!

Poi negli anni che vanno dal 2008 ad oggi come si sono evolute le cose?

In questi anni ho deciso di concentrarmi principalmente nei campionati di categoria nazionali, come la C1 e la B2, vincendo due volte il campionato di C1 nella stagione 2008/2009, 2012/2013. Speriamo di ripeterci anche quest’anno!

Sappiamo che però non sei solo “casa e tennistavolo”. Fin da piccolo hai fatto sempre tante attività! Come hai fatto a conciliare tutto?

Si è vero, fin da piccolo ho fatto tante cose. Il tennistavolo, però, ha ricoperto sempre il ruolo principale. Anche se, allo stesso tempo, praticavo karate, in cui sono arrivato alla cintura nera, ho imparato a suonare due strumenti, recitavo in una compagnia della città e cantavo nel coro della nostra parrocchia, dove canto tutt’ora, non ho mai tralasciato lo studio! Sono riuscito a conciliare tutto perché, quando le cose si fanno con passione diventa più facile trovare il tempo per tutto.

E nel futuro come ti vedi? Giocatore di tennistavolo a tempo pieno?

Penso di no. Spero di continuare a giocare perché è una passione che mi porto dietro fin da piccolo, ma non credo a tempo pieno, dato che in Italia è molto difficile riuscire a vivere di tennistavolo. Per adesso il mio obiettivo è laurearmi al più presto in Economia Aziendale e iniziare a lavorare in quell’ambito.

Grazie Giorgio dell’intervista e in bocca al lupo per il tuo futuro!

Crepi il lupo, grazie a voi e un saluto a tutta la parrocchia Santa Veronica a La Tina.

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