"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013

domenica 7 dicembre 2014

Santo del giorno

Nato nel 339 da famiglia romana e cristiana Treviri, dove il padre era prefetto del pretorio della Gallia, alla morte di questi tornò con la famiglia a Roma, dove studiò diritto e retorica, divenendo avvocato alla prefettura del pretorio a Sirmio (nell’attuale Bosnia) e poi consularis (responsabile della giustizia, dell’ordine pubblico, della riscossione dei tributi) della provincia di Emilia-Liguria che aveva Milano per capitale.
Quando morì il vescovo ariano Aussenzio, egli intervenne per sedare tumulti sorti fra ariani e cattolici: recatosi in una chiesa, prese la parola invitando alla pacificazione e alla fine del suo intervento fu improvvisamente acclamato dal popolo come vescovo. Così, da catecumeno, nel giro di otto giorni fu battezzato e istruito dal presbitero Simpliciano e quindi consacrato vescovo il 7 dicembre del 374, nonostante la sua opposizione. Il compito per Ambrogio non era facile; eppure egli familiarizzò subito con la nuova funzione e diventò un maestro di vita, dedicandosi allo studio delle Sacre Scritture e divorando i testi degli autori cristiani.
Per le sue doti personali, fu consigliere degli imperatori Graziano, Valentiniano II (a Sirmio) e poi di Teodosio I, ma si oppose all’imperatrice Giustina, filoariana., e contestò lo stesso Teodosio che nel 390 aveva ordinato per vendetta una strage a Tessalonica, rifiutando di accoglierlo in chiesa se prima non avesse fatto un atto pubblico di penitenza, affermando così la libertà della Chiesa di fronte al potere imperiale.
Ma Ambrogio fu soprattutto apostolo della carità, riformatore liturgico (diede origine al rito ambrosiano), formatore di anime (convertì Agostino), promotore e commentatore delle Scritture, specialmente dell’Antico Testamento e di Luca. I suoi scritti, che spaziano dalla esegesi alla teologia, dalla morale alla liturgia, lo annoverarono già nel 1298 fra i primi 4 dottori della Chiesa insieme ad Agostino, Girolamo e Gregorio Magno. Morì il 4 aprile del 397, Sabato santo.

Nessun commento:

Posta un commento