"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013
lunedì 29 dicembre 2014
Santo del giorno
Nato a Londra verso il 1118 da una famiglia normanna, dopo aver studiato a Parigi, a 25 anni divenne chierico dell’arcivescovo di Canterbury, Teobaldo, suo compatriota e si recò a Bologna e ad Auxerre per frequentarvi le scuole di diritto. Facendo la carriera di magistrato presso la curia dell’arcivescovo, nel 1154 fu nominato cancelliere del regno da Enrico II. Per 7 anni godette i favori del sovrano, appoggiandone anche gli interessi, ed alla morte di Teobaldo, fu nominato arcivescovo, ricevendo nel 1162 l’ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale (prima era soltanto diacono). Lasciata la carica di cancelliere, cominciò a subire l’ostilità di Enrico, mal consigliato dal vescovo Foliot, anche per la sua resistenza alle rivendicazioni reali contro la Chiesa, codificate nelle Costituzioni di Clarendon (1164). Isolato e quasi abbandonato dai vescovi inglesi che preferirono riconciliarsi con il sovrano, in un nuovo sinodo a Clarendon egli rifiutò di sigillare quei diritti che limitavano le libertà essenziali della Chiesa, e per questo fu condannato. Travestito, riuscì a fuggire in Francia rimanendovi per sei anni, ma venendo confermato dal Papa nel suo incarico. La scomunica da lui comminata contro i collaboratori di Enrico II impedì una riconciliazione con il re, ma il santo tornò ugualmente in patria, convinto di difendere la causa di Dio contro Cesare, pur prevedendo la sua fine. L’odio implacabile del Foliot e di altri istigò infatti 4 cavalieri ad assassinare nella cattedrale Tommaso che, colpito a morte, cadde steso vicino agli altari della Vergine e di san Benedetto, con le mani alzate in preghiera. Era il 29 dicembre 1170. Fu canonizzato nel 1173. La sua morte eroica portò poi alla riconciliazione del re d’Inghilterra con la Chiesa romana, ma più tardi, sotto Enrico VIII, la sua tomba fu distrutta. La vicenda ha trovato anche una drammatizzazione teatrale ad opera di Eliot (Assassinio nella cattedrale).
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