"Il segreto della vita cristiana è l'amore. Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori." Papa Francesco 8/10/2013
lunedì 30 marzo 2015
Santo del giorno
San Leonardo Murialdo fu un grande apostolo della gioventù operaia, nonché fondatore della Società di S. Giuseppe, i cui membri sono più conosciuti come “Giuseppini del Murialdo”. Nato a Torino il 26 ottobre 1828, dopo aver studiato tra gli Scolopi di Savona avvertì la vocazione al sacerdozio e, conseguita la laurea in teologia, fu ordinato il 20 settembre 1851. Entrato in contatto con il Cafasso, con don Bosco e più tardi con il Cottolengo, si dedicò ad un multiforme apostolato predicando, confessando, insegnando catechismo nelle carceri minorili. Su invito di don Bosco, accettò la direzione dell’Oratorio S. Luigi, poi trascorse un anno a Parigi nel seminario di S. Sulpizio dove corroborò la sua vita interiore. Tornato in patria, gli fu chiesto di assumere la direzione del collegio degli “Artigianelli” fondato da don Cocchi per i giovani apprendisti, che versava in una difficile situazione economica: lui accettò “provvisoriamente”, rimanendovi per ben 37 anni, superando difficoltà di ogni genere e affidandosi sempre alla Provvidenza. E per assicurare stabilità al collegio fondò la Pia Società Torinese di S. Giuseppe che si diffuse prima nel Veneto e poi in tutta Italia e all’estero. La sua pedagogia si ispirava alla comprensione paterna, dando ai giovani largo respiro nella musica, nel teatro, nella ginnastica. Fu anche pioniere di colonie agricole per il recupero dei giovani sviati. Il contatto con la classe operaia fece di lui un precursore dell’azione sociale dei cattolici. Nominato dall’arcivescovo assistente ecclesiastico dell’Unione Cattolica Operaia, ne ampliò la rete organizzativa, dando vita a importanti forme di assistenza mutualistica e anticipando le moderne associazioni di tipo sindacale. Diffuse la buona stampa e fondò il settimanale La voce dell’operaio, tuttora edito in diocesi col titolo La voce del popolo. Morì il 30 marzo 1900; beatificato da Paolo VI nel 1963, fu da lui canonizzato il 3 maggio 1970.
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