In Gv 10, 34 troviamo Gesù che
disputando con i Giudei dice: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho
detto: voi siete dèi?» riprendendo alla lettera il salmo 81, 6, ben
conosciuto dai suoi interlocutori. Rendiamoci conto, carissimi fratelli, quale
sublimità è l’anima dell’uomo, capace di accogliere Dio e divenire sua Dimora.
L’anima di chi è giusto e vive unito a Dio è piena di delizia, tanto che il
Signore arriva a dire di dilettarsi sul globo terrestre, ponendo le sue delizie
tra i figli dell’uomo (cfr Pr 8, 31). E’ talmente sublime la grandezza e la
bellezza dell’anima, che l’intelligenza dell’uomo non può comunque arrivare a
comprenderla, l’anima che abita in noi ci supera e non ne conosciamo fino in
fondo la portata e le possibilità. Se provassimo realmente a rientrare in noi
stessi e ad abitare di tanto in tanto nella nostra “cella interiore”,
sperimenteremmo che veramente il Signore ci ha creati a Sua immagine e
somiglianza. Eppure l’uomo, malato di esteriorità e spesso completamente ottuso
alla vita dello spirito lascia disabitato il suo Spirito accontentandosi di
vivere in maniera monotona ed abbastanza animale la sua esistenza. Recitava una
famosa canzone di Renato Zero rivolgendosi all’uomo “muori schiavo ed eri un re”.
In realtà noi siamo più che re, siamo dèi, in quanto Dio ci chiama a
partecipare, fin da questa vita, alla Sua divinità. Nelle nostre anime,
sporcate dall’indifferenza e dal peccato, Dio continua ad essere presente, ma
la Sua luce è ottenebrata, coperta da una nube oscura. C’è un modo infallibile
per fare pulizia e ordine e far di nuovo risplendere la presenza del Signore e
la Sua grazia. La preghiera; non intesa come meccanica ripetizione di formule,
ma come dialogo amoroso con Dio. Non può intendersi preghiera quella che
sciorina parole senza pensare al loro contenuto e significato; non può
considerarsi preghiera quella che non considera con chi parla (nientemeno che
con Dio); questa non è preghiera! È un semplice muovere le labbra che non ci
dischiude al rapporto interiore di amore con Dio. Cari fratelli, ricordiamoci
chi siamo, quanto valiamo e verso quale metà stiamo camminando. Buon lavoro
interiore a tutti!
Nessun commento:
Posta un commento