Come un delfino

Alessandro Dominici, noto nuotatore olimpionico, viene costretto ad abbandonare la sua carriera agonistica per motivi di salute. In passato era rimasto traumatizzato dalla morte improvvisa del padre, della quale lui stesso si ritiene responsabile. Sebbene non possa proseguire la carriera agonistica personale, Dominici decide di proseguire il suo cammino nel mondo dello sport, allenando un gruppo di ragazzi sotto la tutela di Don Luca, suo grande amico. Purtroppo non è facile ottenere la collaborazione dei giovani, i quali si dimostrano indifferenti all’inizio. In particolare Nico, il leader del gruppo. A complicare ulteriormente le cose c’è la famiglia degli Scalese, che cerca di intralciare in tutti i modi possibili Don Luca e Dominici, causando sofferenza ai ragazzi, i quali rimangono più volte vittime dei loro piani. Una di queste vittime è lo stesso Nico che, capiti i suoi errori, salva Don Luca da una sparatoria programmata, nella quale rimarne ferito gravemente. Nonostante tutto i ragazzi continuano ad allenarsi ininterrottamente, coronando il sogno di una vita: vincere i Campionati Assoluti a Roma.